Conferimento di incarichi a lavoratori in quiescenza. Interviene La Corte di Giustizia della Comunità Europea.

Con una recente sentenza la Corte di Giustizia della Comunità Europea Sezione VIII del 2.4.2020 ha ritenuto che la normativa nazionale che vieta nei confronti delle persone in quiescenza il conferimento di incarichi e consulenza costituisce una forma di discriminazione indiretta basata sull’età e quindi vietata dalla direttiva n.2000/78.

Si tratta in questione dell’articolo 5, comma 9 del DL 95/2012 che ha introdotto il divieto per le pubbliche amministrazioni di attribuire incarichi di studi e consulenza a soggetti già lavoratori privati o pubblici collocati in quiescenza. Detti incarichi possono essere affidati esclusivamente a titolo gratuito. Sono state emesse in proposto n.2 circolari interpretative da parte del Ministero della Funzione Pubblica per chiarire l’applicazione della norma. Con il termine generale di “lavoratori” usato dalla legge non si intendono i soli pensionati della pubblica amministrazione, ma anche quelli delle aziende private e stante il termine che non individua solo gli ex lavoratori dipendenti, potrebbero pure rientrarvi i pensionati delle aziende private.